La proposta del leghista Manfrin: Sostegno al commercio storico, tradizionale e di vicinato.
In Valle d’Aosta è sempre più evidente la crisi del commercio. I dati forniti da Confcommercio evidenziano come, ad esempio sul Comune di Aosta, come un negozio su quattro, negli ultimi dieci anni, abbia chiuso, con un saldo di 131 esercizi al dettaglio chiusi su 474.
Se la città di Aosta soffre, anche a causa delle folli scelte comunali, nelle altre realtà regionali le cose non vanno meglio. A tutto questo si aggiunge l’apertura, indiscriminata, di grandi centri commerciali, come sta avvenendo a Sarre, a Villeneuve ed a Verres, con il rischio di azzerare le piccole attività di zona, assorbendone completamente la clientela.
Tutto questo sta portando la proliferazione di mini market gestiti da stranieri e spazi accaparrati da grandi catene nazionali ed internazionali che snaturano i centri storici e, soprattutto, cancellano i presidi dei piccoli negozi di paese, vero punto di ritrovo e di vita delle comunità di montagna.
La proposta
“Ecco perché ho formulato una proposta che riconosce tre tipologie di commercio” ha dichiarato in aula il consigliere Manfrin, “quello storico, ovvero presente da tempo sul territorio e legati al luogo in cui sono inseriti, quello tradizionale, ovvero che offre, in tutto o in parte, prodotti del territorio o della tradizione e quello di vicinato, ovvero le piccole attività di paese e attiva il loro riconoscimento tramite un albo che permette di accedere a sostegni e sgravi fiscali”.
La risposta positiva dell’assessore
L’assessore ha riconosciuto il valore della proposta e ha chiesto di attendere la normativa nazionale, che è in procinto di uscire, per poterla combinare con questo tipo di sostegno. Manfrin ha acconsentito “nello spirito di collaborazione” per portare a casa un sostengo concreto per quel commercio che sta chiedendo, da tempo, un aiuto.