LA RICHIESTA AL CENTRO DI UNA INTERPELLANZA SULLE r.a.r.
Il Consigliere Manfrin ha riportato in Consiglio Regionale il tema del riconoscimento dell’indennità per gli esclusi dalla legge regionale sull’attrattività, che ha visto gli Operatori Socio Sanitari rimanere “al palo” rispetto agli aumenti salariali.
La proposta al bilancio 2023
Se a dicembre 2023, a fronte dell’emendamento della Lega, con tanto di risorse economiche trovate, il governo regionale aveva risposto picche, il tema era stato a più riprese portato all’attenzione della massima assise regionale da parte del Capogruppo della Lega. A fronte di ogni riproposizione era stato più volte ricordato il comunicato stampa, promosso dalle forze di maggioranza, ovvero Union Valdotaine, Pd ed altri, dove si evidenziava che gli Oss dovevano trovare il loro riconoscimento e lo avrebbero fatto con le contrattazioni.
PER MANFRIN LA PROPOSTA R.A.R. è UNA “PRESA IN GIRO”
“Ad oggi non solo la “necessaria valorizzazione” non è stata realizzata” ha dichiarato il consigliere leghista in aula, durante il suo intervento, “ma è anche stata anche tagliata l’indennità di attrattività alle figure a cui era stata inizialmente concessa come, ad esempio, i veterinari, gli psicologi e i tecnici di laboratorio. Oltre a questo cosa è accaduto? Che al danno si è aggiunta la beffa, ovvero se a tutte le categorie professionali, l’indennità di attrattività viene riconosciuta come un incentivo che viene inserito in busta paga, la proposta dell’Ausl prevede che gli operatori socio sanitari possano ottenere l’indennità soltanto a fronte di maggiori prestazioni lavorative. Grazie al cavolo! E’ normale che se lavoro di più guadagno di più, ma questo non è quello che è stato fatto con gli altri lavoratori. Ecco perché ho chiesto se il Governo intendesse ottemperare agli impegni presi nei confronti degli Oss e delle figure escluse dalla misura di indennità sanitaria e se volesse individuare le risorse necessarie per evitare gli annunciati tagli all’indennità sanitaria alle figure diverse da medici e infermieri“.
per marzi la risposta e’ sempre no
Secondo l’assessore alla Sanità, però, la contrattazione sulle R.a.r., che impone agli Oss di lavorare per vedere riconosciuto il proprio diritto al pari degli altri, è l’unica via e non esistono altre strade, a costo di fare figli e figliastri, ovvero lavoratori che percepiscono un adeguamento contrattuale senza dover lavorare di più ed altri, come gli Operatori Socio Sanitari, che invece devono lavorare per avere quanto promesso nel 2022.
il capogruppo lega non ci sta
“Si è così creato quello che avevamo già denunciato tempo fa, con lavoratori della sanità di serie A ed altri di serie B, a cui però si chiede il medesimo sforzo ed impegno ed ai quali ci si è rivolti nei momenti di crisi sanitaria per dimenticarsene, immediatamente, un attimo dopo“, ha dichiarato Andrea Manfrin. “Ovviamente la nostra battaglia non si ferma qui e non ci arrenderemo finché non vedremo riconosciuto il giusto diritto per tutti di avere uno stipendio dignitoso“.
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