
La nuova normativa regionale sul mondo del lavoro rappresenta, nel bene e nel male, una novità importante per i cittadini valdostani.
Il gruppo Lega, lavorando in maniera sinergica, con numerose audizioni e importanti confronti, ha formulato diverse proposte di miglioramento del testo.
– In primo luogo abbiamo chiesto di sollevare dai costi di trasporto le persone in condizione di necessità che frequentano i tirocini ed i corsi di formazione, vedendo accolta la proposta;
– In secondo luogo abbiamo chiesto di ricomprendere i caregiver, categoria particolarmente bisognosa di attenzione, nelle attività di conciliazione tra i tempi di lavoro e attività di cura delle persone care, vedendo accolta anche questa proposta;
– Infine abbiamo chiesto di inserire, fra le categorie da sostenere per l’inserimento o il reinserimento lavorativo, i lavoratori prossimi alla pensione che sono stati espulsi dal mercato del lavoro e faticano a rientrare per motivi anagrafici, anche questa accolta.
Se per queste iniziative il bilancio sulla legge poteva essere assolutamente positivo il rovescio della medaglia, purtroppo, è stato che l’ideologia di sinistra è emersa con tutta la sua violenza.
nfatti accanto a proposte di assoluto buonsenso sono stati inseriti, a puro titolo di esempio:
– La promozione di politiche di genere per le aziende, che costringeranno a costosi corsi le imprese senza alcun beneficio concreto;
– Tutela lavorativa delle vittime di violenza ma solo se si rivolgono ad un centro ben preciso, una discriminazione in piena regola di persone che devono essere tutelate a prescindere da chi le prende in carico;
– Fondi per “integrare” i lavoratori stranieri, insegnando loro la lingua e dando loro competenze lavorative, permettendogli di competere sul mercato del lavoro regionale e magari togliendo spazio ai nostri cittadini.
Per queste gravi criticità, oltre ad alcuni passaggi dubbi, ci hanno portato ad astenerci sul complesso della norma.
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