• 15 Dicembre 2023

Il governo regionale boccia le proposte nel silenzio

Il governo regionale boccia le proposte nel silenzio

Il governo regionale boccia le proposte nel silenzio 150 150 Il Guerriero Dissidente

Il bilancio 2024-2026

Si è chiusa ieri la discussione del bilancio di previsione 2024-2026 e le polemiche non accennano a fermarsi. E’ sotto gli occhi di tutti, infatti, come una maggioranza, paurosa di ogni giudizio si sia sottratta dal confronto, bocciando a ripetizione praticamente ogni proposta della Lega, emendamenti compresi, e con questi anche cinque ordini del giorno, ovvero impegni politici presi dal Consiglio, che introducevano risposte a problemi concreti dei nostri cittadini.

1) estensione dell’indennità sanitaria agli operatori socio sanitari

Da tempo chiediamo che l’indennità sanitaria, che è stata riconosciuta ad infermieri e medici, venga estesa anche agli Oss. Quegli Oss che hanno affrontato, al pari delle altre professioni sanitarie, la pandemia, vivendo le stesse difficoltà, che ogni giorno si occupano dei nostri anziani e delle persone che soffrono con impegno e competenza.

Ebbene il governo regionale, per l’ennesima volta, ha detto no, semplicemente per partito preso. Peccato che la figura degli Oss sia quella che, dal 2021 ad oggi, ha perso il maggior numero di unità, infatti mentre i medici in servizio presso l’Usl, circa 650, in tre anni, sono calati di 5 unità e gli infermieri, circa 330, sono calati di 10 unità gli Oss, 230 in servizio nel 2021, ad oggi contano un calo di ben 30 unità.Una vera fuga, da parte della categoria meno presente nelle nostre strutture sanitarie, che è spiegabile con una cattiva organizzazione del lavoro ed una necessità di poter fare fronte al costo della vita, sempre più importante.

Ecco perché estendere questa indennità permetterebbe alla nostra sanità di continuare a dare un servizio alle persone che ne hanno necessità, ma, non si comprende perché, il governo regionale non ha intenzione di farlo.

2) Misura unica di sostegno

Ennesima occasione persa sulla mia proposta di istituire la Misura Unica di Sostegno. Attualmente, infatti, la Valle d’Aosta prevede una serie di aiuti, per chi si trova in una condizione di necessità, che si sovrappongono uno all’altro, con un groviglio di competenze fra Comuni, Regione e aziende partecipate.

Allo stesso tempo la cancellazione di aiuti, come il Bon Chauffage, hanno contribuito a creare confusione ed incertezze verso chi non riesce ad arrivare alla fine del mese e a fare fronte agli impegni, come le bollette.

Ecco perché, con la mia proposta, ho chiesto di raccogliere tutti gli aiuti in una Misura Unica di Sostegno per dare la possibilità, a chiunque si trovasse in difficoltà, di avere, plasticamente, la fotografia delle possibilità ed una via concreta per poter trovare un aiuto.

3) studentato universitario a palazzo cogne

Dopo l’annuncio del completamento dei lavori per la nuova università valdostana la necessità di uno studentato, cioè un luogo dove alloggiare gli studenti che necessitano di un alloggio, è diventata quanto mai impellente.

I rappresentanti degli studenti dell’Univda, convocati in Commissione, hanno detto che sei mesi fa era stato detto loro che lo studentato sarebbe stato pronto in circa un anno. Dai successivi riscontri pare invece che non sarà pronto prima del 2026, quindi con grandissimo ritardo rispetto alle necessità.

Se infatti vogliamo una università che sia attrattiva anche per studenti non valdostani, ma anche per ospitare quei ragazzi che abitano lontano dal capoluogo regionale, assolutamente necessario mettere a disposizione i necessari posti letto, considerando che già oggi circa 100/150 studenti devono necessariamente pernottare lontani dal luogo di residenza.

A fronte di questa necessità abbiamo presentato questo ordine del giorno per chiedere che si accelerassero le procedure e lo studentato fosse disponibile per il prossimo anno accademico.

Sfortunatamente il presidente della Regione ha ammesso che l’obiettivo non si riuscirà a raggiungere, lasciando così moltissimi ragazzi senza un posto letto e limitando la possibilità della nostra università di essere attrattiva.

4) sostegno ai genitori separati ed agli uomini vittima di violenza

Ho sensibilizzato il Consiglio Regionale sulla grave problematica che affiligge chi vive la condizione di esser un genitore separato, un evento traumatico che ha un forte impatto sulla coppia ma con inevitabili ricadute sui figli e più specificamente:

– impoverimento di uno dei due nuclei familiari, sia per la perdita dell’alloggio di uno dei due, sia per l’obbligo di pagare i cosiddetti “alimenti” all’altro coniuge;

trauma per i bambini del nucleo che sperimentano sentimenti forti e contrastanti quali dolore, rabbia, senso di impotenza, tristezza, paura e senso di colpa;

– in caso di conflitto fra i genitori, oltre all’inevitabile tensione e scontro continuo, anche i bambini assorbono quest’atmosfera ostile, sviluppando sentimenti di tristezza e rabbia, con il rischio di rispondere a questa situazione con comportamenti sintomatici;

– in caso di strumentalizzazione dei bambini questi vengono coinvolti nelle discussioni dei genitori, assumendo il ruolo di strumento per attaccare o ferire l’altro genitore;

– la concretizzazione del cosiddetto “genitore fantasma”, ovvero quando un genitore si allontana dalla vita del bimbo in modo volontario e quando uno dei due coniugi fa di tutto per isolare l’altro genitore, impedendogli di avere rapporti con il piccolo. Situazioni di questo tipo possono essere molto gravi per l’intero sistema familiare, perché trasmettono il messaggio che la separazione non riguarda solo mamma e papà, ma anche il legame genitoriale;

Da questo punto di vista, purtroppo, la nostra Regione non garantisce né un supporto specifico per questa situazione, né per gli uomini che dovessero essere vittima di violenza ho chiesto di garantire un adeguato supporto psicologico, sociale ed economico, compreso il reperimento di un alloggio ai genitori separati ed una struttura che possa rispondere alle necessità che si venissero a creare in caso di violenza, fisica o psicologica, perpetrata ai danni di un uomo.

5) TELERISCALDAMENTO – NO AGLI ALLACCI OBBLIGATORI

Con questo ordine del giorno ho contestato, per l’ennesima volta, la sconsiderata scelta di Arer di obbligare centinaia di famiglie all’allaccio al Teleriscaldamento, con i conseguenti aumenti delle bollette che hanno portato moltissimi nuclei a non riuscire a pagare.

Una scelta, quella fatta da Arer, non certo per amore dell’ambiente, come sbandierato, né tantomeno per abbassare i costi, visto che le tariffe sono evidentemente più alte. La vera ragione è che quel collegamento permette di accedere al Bonus 110% perché solo così si riesce a superare il fatto di aver realizzato i cappotti, in molti casi, soltanto su due pareti, invece che su quattro, ovvero un “cappotto smanicato” che non farà alcuna differenza, ma anzi, se possibile peggiorerà la condizione degli alloggi.

Nonostante la situazione evidente, denunciata anche dalle associazioni dei consumatori, il governo regionale non ha voluto sentire ragioni, ed ha deciso di bocciare la proposta.

bocciate le cinque proposte

Purtroppo tutte e cinque le proposte sono state bocciate, senza possibilità di mediazione, dalla maggioranza che, con le scuse più varie, dal “lo stiamo già facendo” al “non ce n’è bisogno” ha preferito evitare di occuparsi dei problemi, preferendo continuare a coltivare le clientele. Ovviamente questo non è che uno delle tante battaglie che ho combattuto e continuerò a combattere, perché la guerra non è finita!

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